MARIA GRAZIA CATANZANI PRESENTA “L’ULTIMO GUARDIANO” IL ROMANZO CHE HA PRECEDUTO DAN BROWN E IL “CODICE DA VINCI”

Siete invitati alla presentazione che si terrà Mercoledì 18 Giugno 2014 alle ore 18.30
nella Libreria del Cinema in Via dei Fienaroli, 31 (Trastevere) a Roma delle opere editoriali

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• L’ULTIMO GUARDIANO di Maria Grazia Catanzani e Gabriel Villon De Montcorbier
• ROSA D’EGITTO di Gerardo Lo Russo

L’ultimo Guardiano” di Maria Grazia Catanzani e Gabriel Villon De Montcorbier è un libro di grande impatto che fa sorgere più domande: dove sono finiti i simboli della cristianità? E soprattutto, l’Ultimo Guardiano riuscirà a proteggerli? L’opera si apre conducendo direttamente il lettore all’interno del libro.
Un uomo, Arthur, impreca in preda alla disperazione, poiché enigmi e misteri, da quando sono entrati nella sua vita, gli hanno profondamente cambiato l’esistenza.
Ha dovuto seguire gli indizi lasciati in eredità da un suo prozio francese, che l’hanno spinto quasi a perdere la ragione. Nella lettera che riceve, il prozio gli lascia detto di recarsi dal notaio e di onorare l’impegno con il Priorato. Ma cos’è il Priorato?
Da qui inizia l’avventura de “L’ultimo Guardiano”. Riuscirà il protagonista a proteggere i simboli della cristianità combattendo contro il male mettendo addirittura a rischio la propria vita? Svelare il finale della storia sarebbe un atto vile, soprattutto perché le ultime pagine lasceranno sicuramente il lettore a bocca aperta. Ma al di là della conclusione per sapere se la missione è stata compiuta, il libro “L’ultimo Guardiano” si mostra affascinante e intelligentemente articolato.
E non manca l’amore…

Un incendio, una misteriosa pietra e un viaggio alla ricerca di una apparizione. Il tutto accompagnato da segni, pittogrammi, alfabeti misteriosi, segni criptografici, e numeri simbolici. Insomma è come ripercorrere il sogno, quello inseguito dagli alchimisti sulla possibilità di dare vita in noi stessi a un’opera di autentica trasformazione. E se ci fossero dubbi anche il nome che hai scelto per il protagonista, quello di Ruggero, non è forse lo stesso di Bacone, doctor mirabilis del XIII secolo? Sarà forse perché, forte della tua lunga esperienza di incisore, sei solito alle frequentazioni con i metalli e la loro trasformazione! Per non parlare poi dello scenario che hai scelto per questo romanzo. Una Roma, città che fu ammaliata da Iside e dai culti esotici, e così il protagonista si muove dall’obelisco di piazza del Popolo al Pantheon ponendo interrogativi e dubbi sul percorso da seguire al suo lettore con un linguaggio spesso in codice, enigmatico e simbolico sempre tra pensiero e sogno. André Breton affermava che “la pietra filosofale è ciò che permette all’immaginazione dell’uomo di prendere una rivalsa sulle cose”. Dal testo di Bibi Trabucchi

VI ASPETTO
Francesco Ruggiero